Elettroerosione a filo

Elettroerosione a filo

La lavorazione per elettroerosione consiste nell’asportazione di materiale metallico per mezzo dell’azione erosiva di scariche elettriche generate tra due elettrodi. Il pezzo in lavorazione funziona da anodo mentre l’utensile, a cui viene applicato un filo teso, funziona da catodo. Essi vengono collocati a breve distanza l’uno dall’altro separati da uno strato liquido dielettrico e vengono sottoposti a una elevata differenza di potenziale. Quando il gradiente di potenziale supera la rigidità dielettrica del liquido si ha una scarica che, nella zona dell’anodo, crea una microforatura, provocata dalla fusione e dall’evaporazione di particelle metalliche. Il passaggio di corrente tra i due elettrodi dà infatti luogo a un forte riscaldamento, con temperature locali di 3000-4000º C. Le particelle evaporate vengono contemporaneamente raffreddate e asportate dal liquido dielettrico.